Milan-Juve, Zambrotta “Vlahovic è nel posto giusto. Occhio a Theo”
Alla vigilia del big match tra Milan e Juventus, Gianluca Zambrotta è stato intervistato in esclusiva dai microfoni di TuttoSport.
Per l’ex campione del mondo la partita di domani, in programma per le ore 18 al Meazza, non è una partita come tutte le altre avendo vestito le maglie di entrambi i club.
“E’ sempre bello assistere a questo tipo di match innanzitutto perché stiamo parlando di due squadre che hanno fatto la storia del calcio italiano così come di quello internazionale. Poi, per quel che mi riguarda, ci sono i ricordi che mi portano ai miei trascorsi a Torino e Milano. E’ chiaro che finisco sempre per guardare questa sfida con occhi diversi.”
Gli occhi di chi, arrivato alla Juve nel 1999 a soli 22 anni, vi rimarrà fino al 2006 quando sulla panchina sedevano prima Marcello Lippi e poi Fabio Capello. In quell’anno lascia la Serie A per maturare esperienza nel campionato spagnolo, con il Barcellona, rimanendovi fino al 2008. A giugno, dopo insistenti voci di mercato che paventavano anche un suo ritorno alla Juve, torna in serie A ma al Milan dove resterà fino al 2012 vincendo anche uno scudetto.
RICORDO MIGLIORE CON LA JUVE- “Se chiudo gli occhi e ripesco dalla memoria un ricordo, sicuramente viene fuori la stagione 1999-2000, anche se non è stata fortunatissima visto che è quella dello Scudetto perso a Perugia all’ultima giornata… Però mi rimane impressa perché è il primo anno in una grande squadra come la Juve. E poi penso al primo Scudetto vinto, quello famoso del 2002 a Udine. Quelle sono chiaramente state annate di emozioni fortissime per un giovane che veniva dalle due stagioni al Bari.”
SULLA SPONDA ROSSONERA- “Lo Scudetto vinto nel 2011, che è il penultimo dalla storia del Milan. E poi ripenso alla Supercoppa vinta in Cina, a Pechino, contro l’Inter. Quelle sono state le parentesi più importanti nei 4 anni rossoneri.”
A CHE PUNTO SONO LE DUE SQUADRE ORA- “Il Milan in campionato non sta deludendo. L’ho visto bene in questo inizio di stagione considerando anche i diversi infortuni. Invece per la Juventus è diverso. Prima del buon successo contro il Bologna ha faticato parecchio. Anche se io penso che Allegri meriti fiducia: non ha mai avuto i giocatori che lui e la società hanno scelto per far fare il salto di qualità al gruppo, dunque bisognerà aspettare i ritorni eccellenti per dare un giudizio. Solo dopo questi recuperi si potranno fare le valutazioni del caso e dare opinioni sul fatto che Allegri abbia lavorato bene o male.”
VLAHOVIC- Uno dei temi dibattuti in casa Juventus è legato alle prestazioni altalenanti del suo numero 9, spesso legate ad una squadra non in grado di metterlo nelle condizioni ideali per segnare.
“Sicuramente, per un attaccante, è difficile affrontare lunghi momenti senza segnare. Gli attaccanti vivono per far gol. Ma il fatto che si sia andato a segno contro Bologna e Maccabi è importante. Potenzialmente è nelle condizioni di segnare tantissimo: Di Maria lo conosciamo, Kostic si deve ancora ambientare ma in Germania ha fatto assist in quantità. Poi c’è Cuadrado, c’è Chiesa… Avendo questi giocatori sulle ali è tutto più facile. Inoltre ha accanto un giocatore come Milik che sta facendo benissimo e gli sta dando supporto. Se la Juve prende morale, allora Vlahovic potrà essere un gradissimo protagonista.”
IBRAHIMOVIC– A chi gli chiede se Zlatan Ibrahimovic sia ancora prezioso per questo Milan, Zambrotta non ha dubbi:
“Sì, certo. Ibra sarà importante nello spogliatoio. Finché avrà la mentalità da vincente, può sempre e solo far bene ad una squadra. Poi è chiaro, lui lo sa che non è più giovane e che deve gestirsi, concordare con l’allenatore le partite più funzionali a lui ed alla squadra.”
OCCHIO A THEO HERNANDEZ- In questo Milan, colpito da pesanti assenze per infortunio, Zambrotta elogia Calabria ma soprattutto Theo Hernandez, recuperato e in campo dal 1’ nel match di domani sera.“Occhio a Theo: può fare la differenza“.
Seguici su Instagram.

Giornalista pubblicista iscritta all’Ordine della Lombardia