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Margherita vicario, classe ’88 ha un DNA artistico molto antico: il celebre regista Francesco Vicario è suo padre, mentre il nonno è il rinomato attore e regista Marco Vicario e la nonna è l’indimenticabile attrice italiana Rossana Podestà.

Dopo aver ottenuto la laurea in Performing Arts presso la Link Campus University nel 2009 ha coltivato la sua passione per il canto. Margherita ha fatto il suo ingresso nel mondo della televisione, nella seconda stagione del telefilm Mediaset “I Cesaroni”.

Da lì, ha conquistato il piccolo schermo oltre ad altri ruoli minori in serie televisive di successo come “Un passo dal cielo” e “I Borgia”. Il suo debutto sul grande schermo è stato un trionfo nel 2012 nel film di Woody Allen “To Rome with Love. Parallelamente alla sua carriera di attrice, ha intrapreso anche quella di cantante pubblicando diversi album e EP.  Nel 2011, ha abbracciato il mondo della regia con il cortometraggio “Se riesco parto”. Nel 2023 è diventata conduttrice del podcast “Showtime” (insieme a Daniela Collu) e prestato la sua voce a un personaggio nel coinvolgente cartone animato “Troppo cattivi” (2022).

Margherita Vicario si lancia nella regia con “Gloria!”, una pellicola che ha catturato l’attenzione alla Berlinale 2024, nonostante non abbia ricevuto premi. Il film, pronto per il grande schermo l’11 aprile, ci trasporta in un istituto religioso femminile alla fine del Settecento, vicino a Venezia. Qui, un gruppo di ragazze, guidate da Teresa, interpretata da Galatea Bellugi, affronta il destino predefinito di suonare nell’orchestra dell’istituto, senza speranza di libertà o espressione artistica personale.

Ma tutto cambia quando Teresa trova un pianoforte nascosto nel seminterrato e inizia a suonarlo di notte. La sua musica, moderna e audace, conquista lentamente le altre ragazze, trascinandole con sé in un nuovo modo di vedere le cose. Margherita Vicario, oltre a dirigere e co-sceneggiare il film con Anita Rivaroli, ha composto le musiche originali, ispirate alla ricerca sulle compositrici dimenticate del passato e sull’effetto terapeutico della musica. Il film nonostante sia ambientato in un’epoca che non ci appartiene esplora anche temi contemporanei, come il potere trasformativo della musica e l’emancipazione femminile. Con un cast che include Carlotta Gamba, Galatéa Bellugi e Paolo Rossi nei ruoli chiave.

Inoltre in un’intervista rilasciata a Billboard, Margherita Vicario ha dichiarato:

improvviso sulla melodia emergono delle parole alle quali mi affeziono, come Giubbottino, e da lì costruisco il brano. Con il film è stato simile. Avevo delle scene in mente con delle musiche, sia di Vivaldi che idee mie, e le ho un po’ usate come torrette della Muraglia Cinese. Ho pensato: “Ok, queste scene le voglio”. E quindi ho costruito parte della trama attorno a questi momenti, ovviamente non tutto, ed è stato il punto di partenza per la storia e la scelta delle canzoni. Poi è seguito il lavoro di scrittura della sceneggiatura in cui l’aiuto e la calma di Anita Rivaroli sono state fondamentali. Lei ha rotto il ghiaccio scrivendo le prime pagine.