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Il London Concours è lieto di annunciare che lo spettacolo di giugno renderà omaggio a uno dei carrozzieri più venerati di tutti con una retrospettiva che illustra le meravigliose e selvagge creazioni di Zagato. Dal 4 al 6 giugno presso l’Onorevole Compagnia di Artiglieria nel cuore della città, il corso – presentato dal gruppo DRVN – metterà in mostra la ricca storia di progetti di Zagato che hanno spinto oltre i limiti, dagli anni ’50 fino ai giorni nostri. Siamo inoltre lieti che Andrea Zagato, CEO di Zagato, sarà presente per giudicare la categoria.

L’esposizione di Zagato inizierà con la minuscola Abarth 750 Zagato DB del 1958, un gioiello. Questa vettura sportiva leggera è stata la pioniera del caratteristico design del tetto a “doppia bolla” di Zagato, un capolavoro di efficienza aerodinamica ed eleganza stilistica italiana. Con un esuberante motore da 750 cc, abbinato a una carrozzeria leggera, divenne un formidabile concorrente sulle piste dell’epoca, vincendo numerose gare e riconoscimenti. Un’auto che esemplifica la capacità di Zagato di combinare abilmente prestazioni e bellezza estetica.

A impreziosire l’evento ci sarà anche la Bristol 406 Zagato del 1960, una miscela unica di ingegneria britannica e design italiano. Sono state prodotte solo sei di queste gran turismo anglo-italiane, il che la rende uno spettacolo eccezionalmente raro. La Bristol 406 Zagato presenta un’elegante carrozzeria in alluminio, caratteristica di Zagato, ed è alimentata da un motore sei cilindri in linea da 2,2 litri. Con un peso di poco più di 1.100 kg, la Zagato era ben 260 kg più leggera della 406 standard, oltre che quasi trenta centimetri più corta e 5 pollici più bassa. Con miglioramenti significativi sia in termini di accelerazione che di velocità massima, Zagato ha trasformato le prestazioni della 406 , offrendo allo stesso tempo un’esperienza di guida più agile e sportiva.

Farà parte dell’esposizione anche l’Alfa Romeo SZ del 1991, spesso chiamata “Il Mostro” per il suo design audace e non convenzionale. Le linee brutaliste e spigolose e la presenza sorprendente della SZ costituivano un significativo allontanamento dallo stile tradizionalmente sinuoso dell’Alfa Romeo, dimostrando la volontà di Zagato di oltrepassare i confini del design; è sicuramente uno dei progetti di auto stradali più audaci in assoluto. Basata sulle basi della fidata Alfa Romeo 75, era alimentata da una versione potenziata del sonoro V6 “Busso” da 3,0 litri, che inviava 210 cavalli alle ruote posteriori. Sono state prodotte solo 1.036 SZ, insieme a 278 RZ decappottabili, un esemplare della quale sarà esposto come parte dell’esposizione. Una rara opportunità di vederli fianco a fianco.

La Ferrari 550 Zagato GTZ Barchetta sarà un altro pezzo forte della nostra classe questo giugno. La GTZ è stata creata nel 2009 per commemorare il 90° anniversario del rapporto tra Ferrari e Zagato. La carrozzeria sinuosa della GTZ e la configurazione open-top sono ispirate alla Ferrari 250 GT Berlinetta del 1956. Era la miscela perfetta tra il pedigree prestazionale della Ferrari e l’estetica elegante di Zagato, con un motore V12 da 5,5 litri che produceva 485 cavalli. È una delle Ferrari moderne più rare in assoluto, si ritiene siano stati costruiti solo tre esemplari.

La line-up comprenderà anche una delle creazioni più recenti di Zagato, l’Aston Martin V12 Zagato del 2012. Questa vettura è stata creata anche per celebrare un traguardo significativo, in questo caso il cinquantesimo anniversario dell’iconica DB4GT Zagato. È stata creata come un’interpretazione moderna della formula classica della DB4 Zagato, una macchina compatta ma muscolosa che combinava l’eleganza con un netto vantaggio sportivo. I miglioramenti includevano l’aggiunta del caratteristico tetto a doppia bolla e degli archi posteriori notevolmente ingranditi. Il cuore della vettura rimaneva lo sputafuoco motore V12 da 6,0 litri dell’Aston Martin, in grado di produrre 510 cavalli. Una fusione tra l’ingegneria britannica e l’arte del design italiano, la produzione della carrozzeria su misura della V12 Zagato ha richiesto circa 2.000 ore, cinque volte quelle dell’auto standard. Si ritiene che siano stati costruiti solo 65 esemplari. Questa è solo una parte dell’evento di quest’estate, che riunirà circa 80 macchine – dalle classiche alle moderne hypercar – in un’oasi di verde nel cuore della città di Londra. Restate sintonizzati per ulteriori annunci di classe nelle prossime settimane mentre ci avviciniamo all’ottava edizione del London Concours.