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L’album di May Rei comincia on “Feeling your love” che è presente anche su Youtube con un video. 3 sono le componenti dell’esordio di questo pezzo: dei tappeti sonori di sottofondo, un basso “molleggiante” e un beat simil down-tempo. Poi entra il cantato di May Rei su questa sequenza di synth tanto ammaliante. Poi pausa del cantato e primo bridge e ancora si appoggia il cantato. E questa struttura si ripete. Sembra una sorta di Madonna portata nella contemporaneità del dark pop di band come Omnimar o Nightclub, un ibrido sonoro synth pop/dark pop senza dubbio convincente. Non possiamo che ballare e farci emozionare dalle sinuose linee sonore e vocali. I versi ripetuti scatenano tanto appeal. Buon songwriting non c’è che dire…

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Si continua con “Gen X”. Sempre strutture semplici, minimali compongono la song. Gli stacchi sempre indovinati. La scelta di dare una certa forza al cantato nel mixing sicuramente premia perché la voce di May Rei sembra parlare al nostro cuore e, allo stesso tempo, è uno strumento musicale magnifico. Con questo pezzo mi viene da pensare anche a qualche canzone di Hana, di base a Los Angeles. Ci sono alcuni tappeti sonori di background surreali, a tratti sci-fi. “Akku leer” è a terza della serie e qui apprezziamo queste spirali sonore che mi fanno pensare al maestro Vangelis(che in questi giorni è passato ad altra vita). Alcuni suoni fanno pensare pure all’ambient. Grande nitidezza del suono. E’ stato fatto un buonissimo lavoro nel sound design. Sembra davvero molto buono il loudness.

Arriva poi “A kind of magic” e qui sonorità sci-fi si fanno avanti e un beat corposo accompagna il tutto. Sembra una sorta di synth pop/dark pop alieno, coraggioso, tanto sperimentale. Qui come altrove il flow di May Rei spicca ed è buono a mio giudizio. Variazioni ancora azzeccate fanno sussultare il mio cuore come il beat in alcuni passaggi. Segue “Clouds in my head” e mi viene da pensare pure al trip hop di Portishead di alcune canzoni. Il sound di May Rei è tanto vario, composito, un indietronica vibrante, pulsante con ricerca sonora incessante. Tanto equilibrio ed armonia tra le varie frequenze sonore.

E c’è anche “Laura” che con questi suoni ambient fa volare alto sia il nostro cervello che la nostra anima. Come sono belli i contrasti e le armonie trovate, stupendi! Di “Pandora” sono magnifiche alcune melodie per una canzone, anche questa, che scommette sull’austerità sonora. Il sound di May Rei è abbastanza completo nelle varie frequenze che mette in campo e nondimeno pure dinamico. Alcune sonorità mi fanno pensare a qualcosa dei Nine Inch Nails.

“Claustrophobia” ha un beat incredibile. Alcuni refrain sono una mazzata, funzionano a meraviglia. May Rei, poi, ha davvero un talento nel legare i vari pattern. Con lei si respira un mood indie sperimentale e verace. L’elettronica scorre nel suo sangue e, come detto in una recensione ai suoi Hertzen, questa elettronica bisogna solo “spararla nelle vene”, un’elettronica che provoca assuefazione.

Con “On hold” penso ad Hana quando fa i vocalizzi nei suoi streaming su Twitch o Youtube. Sonorità orientaleggianti che sembrano trasmettere un quid di primitivo, ancestrale. Altre sonorità ci portano nello spazio profondo, su un pianeta ignoto…Sembra pure un po’ la Grimes sperimentale dei primordi. “Super-Gau” sfodera un’anima terribilmente ambient, poderosa, imponente. Una canzone per una colonna sonora di un film sci-fi. E si chiude con “Void”. Ancora gravità sonora tanto pungente, ancora spirali sonore avvolgenti.

“It’s All About Phases” è un album che mostra una May Rei pretenziosa dal punto di vista artistico. Ma se lo può permettere dato il suo sconfinato talento, data la sua ricerca sonora “temeraria” e consapevolezza dei mezzi a disposizione. May Rei mira ad offrire un prodotto intellettuale e genuino allo stesso tempo, un prodotto per coloro che vogliono finalmente disintegrare quelle catene che ci tengono legati alla realtà.

May Rei è una producer che ricama tessiture sonore con grande maestria. Le pillole sonore del suo album sono “momenti” del suo io artistico, fotografie scattate e ritoccate con il suo ingegno e la sua sensibilità artistica oltremodo stimolante, pillole sonore per un ascoltatore in cerca di elettronica intraprendente. La musica di May Rei: musica per visioni intellettuali, musica per chimere ancestrali….

May Rei – IT’S ALL ABOUT PHASES
Distribuito Einklang Records
a partire dal 26 maggio 2022
Formato fisico e digitale, 11 tracce, 41’07”

Elenco dei brani:

01. Feeling Your Love [03’42’’]
02. Gen X [03’03’’]
03. Akku Leer [03’59’’]
04. A Kind of Magic [04’03’’]
05. Clouds in My Head [04’17’’]
06. Laura [03’49’’]
07. Pandora [03’42’’]
08. Claustrophobia [03’37’’]
09. On Hold [02’40’’]
10. Super-GAU [04’48’’]
11. Void [03’40’’]