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La classifica parla chiaro, almeno in ottica promozione: con ancora una partita da giocare, il Catanzaro è sicuro dei playoff. Del resto, la Serie B ha già deciso sette squadre che prenderanno parte alla post season. Manca soltanto l’ottava e in tal senso gli ultimi 90’ della stagione regolare saranno decisivi per capire chi tra Como o Venezia conquisterà il secondo posto, ergo il salto direttamente in A.

Si dice che l’ultimo gradino sia il più difficile, eppure tra i tifosi giallorossi serpeggia un entusiasmo contagioso. Quella piacevole sensazione di leggerezza che spinge gli uomini di Vincenzo Vivarini alle spalle, facendoli viaggiare a un centimetro da terra, come se nulla avessero da perdere. Trasformando il peso della responsabilità in energia positiva. Insomma, tutto così naturale per una neopromossa in cadetteria. Perché là davanti Pietro Iemmello è sinonimo di garanzia. Forse, senza i suoi gol (adesso a quota 15) il progetto dell’ex allenatore del Bari non sarebbe decollato definitivamente. 

Ma le reti rappresentano solamente una parte della centralità del numero nove nel Catanzaro attuale. Che prima di entrare nel settore giovanile della Fiorentina a quattordici anni, aveva frequentato gli spalti del “Ceravolo”, lui che è nato e cresciuto nella frazione marittima della città.

Catanzaro è casa

In questo scenario è facile intuire la leadership emotiva di Iemmello dentro lo spogliatoio. Un gruppo coeso, che a seconda delle esigenze, si appoggia al suo centravanti, obbligandolo a lottare strenuamente coi difensori. Oppure gli chiede di venire incontro, abbassandosi fino a centrocampo per collaborare allo sviluppo della fase offensiva. In effetti, i compagni ne stimolano le ricezioni quando la pressione degli avversari diventa insostenibile. A quel punto, prima governa il possesso. Poi aggredisce la profondità con feroce determinazione, occupando la migliore posizione negli ultimi sedici metri.

Un’indole manovriera che ha cominciato a esplorare dieci anni fa nel Foggia di De Zerbi. Dove comunque realizzò complessivamente la bellezza di 45 reti in Serie C nel biennio 2014/16: numeri strabilianti, in grado di placare solo parzialmente la terribile delusione per la promozione sfiorata sul fino di lana, nella finale persa contro il Pisa di Gattuso.    

Evidente che ormai la Lega Pro gli vada stretta. I tempi sembrano maturi per l’approdo in Serie A. Le offerte non tardano ad arrivare. Diventa oggetto del desiderio del Sassuolo, ennesima scommessa di un club dall’occhio lungo, capace di offrirgli una ghiotta opportunità, pur non avendo Pietro nessuna esperienza nel massimo campionato. In ogni caso, Eusebio Di Francesco ne riconosce la funzionalità all’interno di un sistema assai offensivo. D’altronde è un attaccante che sa muoversi in maniera intelligente, abile nel connettersi con la squadra, creando i presupposti di un calcio associativo che piace molto al tecnico neroverde.  

Le premesse dell’esordio sono discrete. Iemmello ha dimostrato anche una certa confidenza con la porta (5 gol). Nondimeno, il passaggio al Benevento non produce gli effetti sperati. I sanniti chiudono una stagione nera retrocedono in B, nonostante a Marco Baroni subentri De Zerbi. Con il suo mentore in panchina, non mancherà mai la qualità. A difettare, purtroppo, saranno i risultati.

Gioco proattivo per sognare

Quando Iemmello è riapparso a Catanzaro stava attraversando un momento di stallo nella sua carriera. Nel 2021/22 era finito fuori rosa nel Frosinone. Il culmine, in negativo, di altre due avventure finite con altrettante retrocessioni, dove qualcuno lo riteneva addirittura direttamente responsabile degli insuccessi di Perugia e Foggia. Probabilmente aveva bisogno di calarsi nuovamente in un ambiente familiare per risalire la china e tornare a buttarla in porta con disarmante puntualità.

La stagione passata quindi Pietro è tornato a casa, trascinando letteralmente le “Aquile” giallorosse in Serie B, a diciassette anni di distanza dall’ultima volta. Subito le cronache hanno cominciato a parlare dei numeri impressionanti collezionati dalla squadra di Vivarini: record di punti in serie C (96), e di vittorie (30). Con Iemmello indiscusso Re dei bomber, con 28 reti. La medesima proposta di gioco spettacolare e rivoluzionaria che i tifosi giallorossi ritengono non ancora esaurita.

Magari muovere la palla da un lato all’altro ed in modo organizzato, con il preciso scopo di provocare errori nel blocco difensivo avversario, destrutturandone la compattezza e aprendo al contempo gli spazi in cui si integrano alla perfezione gli spostamenti di Iemmello, rappresenta la strada per fiaccare la resistenza (presumibilmente…) del Brescia, oggi ottavo in classifica. A Catanzaro sanno di poter disporre di svariate soluzioni per continuare ad alimentare il sogno. Tutte propedeutiche ad innescare la vena realizzativa del loro capitano e “figliol prodigo”.    

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