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Il caso del femminicidio della giovane francese Auriane Nathalie Laisne, trovata morta in una chiesetta di La Salle, in Valle d’Aosta il 5 aprile scorso, continua a tenere banco nelle cronache giudiziarie. Un elemento chiave in questa vicenda è rappresentato da Sohaib Teima, un 21enne italo-egiziano sospettato del delitto. A guidare la difesa di Teima è l’avvocata Lucia Lupi, che ha rilasciato un’intervista esclusiva a Fanpage.

La Lupi ha sottolineato chenon ha ancora avuto la possibilità di discutere direttamente con il suo assistito, per via della sua detenzione in Francia. Tuttavia, ha fatto sapere che Teima ha fornito al suo collega elementi che potrebbero essere cruciali per l’indagine difensiva.

L’estradizione del presunto killer

Attualmente, l‘estradizione di Teima in Italia è stata autorizzata dalla Francia, ma la tempistica per il suo trasferimento non è ancora chiara. La Lupi ha spiegato che i prossimi passi dipenderanno dall’esito di un procedimento in corso in Francia, programmato per il 3 maggio, che coinvolge Teima in un altro caso di violenza domestica. Questa udienza potrebbe influenzare il processo di estradizione e fornire nuovi elementi per la difesa di Teima.

Una volta che verrà stabilito il momento del suo trasferimento in Italia, la Lupi ha delineato i passaggi successivi.

Teima verrà prelevato dalle autorità francesi e portato in Italia, dove il pubblico ministero dovrà decidere se chiedere o meno una misura cautelare. Se verrà richiesta, seguirà un interrogatorio di garanzia e successivamente si procederà con le indagini.

Nonostante sia trascorso quasi un mese dall’arresto di Teima, la sua difesa non ha ancora avuto la possibilità di parlare direttamente con lui. La Lupi ha sottolineato che questa mancanza di comunicazione diretta sta rallentando il processo difensivo e ha espresso la speranza che in seguito all’autorizzazione all’estradizione, si possano aprire nuove opportunità di comunicazione con il suo assistito.

La Lupi ha inoltre confermato di mantenere un costante contatto con la famiglia di Teima, che è profondamente addolorata per la situazione e sostiene fermamente l’innocenza del ragazzo.

In conclusione, il caso di Sohaib Teima continua a evolversi, con la sua estradizione imminente e la prospettiva di nuovi sviluppi nel processo difensivo.