Giovanni Toti è stato posto agli arresti domiciliari come parte di un’indagine condotta dalla Dda di Genova e dalla Guardia di Finanza. Attualmente si trova nella caserma della Guardia di Finanza in Lungomare Canepa, a Genova, accompagnato dal suo avvocato Stefano Savi.
Il procuratore capo di Genova, Nicola Piacente, ha comunicato che il presidente della Regione Liguria ha subito un arresto con l’accusa di corruzione nell’esercizio delle sue funzioni e per atti contrari ai doveri d’ufficio. Quando è stato intercettato dai cronisti e gli è stato chiesto un commento sulla situazione giudiziaria, Toti ha risposto che erano “tranquillissimi”.
Non solo Toti, ecco gli altri indagati
La Procura della Spezia ha emesso circa dieci ordini di custodia cautelare nei confronti del capo di gabinetto del governatore Toti, Matteo Cozzani. Questa potrebbe essere considerata l’inchiesta principale che ha dato il via all’indagine genovese che ha portato all’arresto del governatore, dell’ex presidente dell’authority portuale Signorini e dello stesso Cozzani.
Le ordinanze sono state eseguite dalla Guardia di Finanza della Spezia. Inoltre, è stato disposto un decreto di sequestro preventivo per reati contro la pubblica amministrazione, tra cui corruzione e turbata libertà degli incanti.
La Procura ha presentato una richiesta il 27 dicembre e ha emesso ordinanze per diverse persone: Paolo Emilio Signorini, ex presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e attuale amministratore delegato di Iren, e gli imprenditori Aldo e Roberto Spinelli. Anche Mauro Vianello, Francesco Moncada, Arturo Angelo Testa, Italo Maurizio Testa e Venanzio Maurici sono coinvolti. Roberto Spinelli, figlio di Aldo Spinelli, ha ricevuto l’accusa di corruzione nei confronti del presidente della Regione Liguria e gli è stato vietato temporaneamente di esercitare l’attività imprenditoriale e professionale.
Il gip ha anche disposto il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni per Paolo Emilio Signorini, Aldo Spinelli e Roberto Spinelli. L’importo totale è di oltre 570 mila euro, ritenuti profitto dei reati di corruzione contestati. Signorini è destinatario di una misura della “custodia cautelare in carcere” mentre per Toti sono stati disposti gli arresti domiciliari per gli stessi reati.
L’avvocato di Toti parla degli arresti domiciliari: “Sereno e convinto di poter spiegare”
L’avvocato del governatore Toti ha dichiarato ai giornalisti che il presidente è sereno, convinto di poter spiegare tutto riguardo alle accuse mosse nei suoi confronti. Non si parla di dimissioni, ma di sospensione dalla funzione. L’avvocato afferma che si tratta di fatti che rientrano nell’ambito della legittima amministrazione e che possono essere spiegati. Il presidente, in ogni caso, vuole affrontare il procedimento spiegando tutto nei dettagli. Nel frattempo, la Regione continuerà a lavorare.
La società Iren ha annunciato di aver appreso dalla stampa dell’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Signorini, accusato di corruzione. I reati contestati non riguarderebbero Iren, ma il precedente ruolo di Signorini.
La Iren attiva le procedure di continuità aziendale
Iren fa sapere di aver “appreso stamane dalla stampa dell’applicazione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’amministratore delegato Paolo Signorini disposta dall’autorità giudiziaria di Genova”. Per Signorini, accusato di corruzione e condotto in carcere, i reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura di Genova, “sono riferiti al suo precedente ruolo di presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren”, ricorda la utility. Che ha “già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuità aziendale”, fa sapere con una nota.
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