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La campagna elettorale per le elezioni europee è entrata nel vivo. In questi giorni i leader politici sono impegnati nei talk show televisivi e nei vari eventi per la propaganda in vista delle consultazioni dell’8 e 9 giugno. Tuttavia una delle caratteristiche, in negativo, di questa campagna elettorale sono gli sfregi dei manifesti elettorali dei partiti di centrodestra. Nei giorni scorsi alcuni ignoti, probabilmente appartenenti ai centri sociali, hanno sfregiato il manifesto di Forza Italia che ritraeva l’attuale Segretario nazionale Antonio Tajani accanto a Silvio Berlusconi, il fondatore del partito azzurro scomparso lo scorso 12 giugno. Nella parte inferiore del manifesto è stata posta la scritta “vota col morto”. Ma oltre a questo atto disdicevole e di cattivo gusto in quanto va a offendere la memoria di un defunto, la cui figura in vita poteva essere condivisibile o meno, si sono registrati altri casi di sfregi di manifesti elettorali manomessi.

Un esempio è quello di Formia dove, nei giorni scorsi, sono stati affissi dei manifesti con la Premier Giorgia Meloni a testa in giù. Episodio ripetutosi a Roma dove nelle scorse ore è stata posta la scritta “fasci appesi” su un manifesto di Giorgia Meloni. Atti che mirano ad alimentare un clima d’odio sempre più palpabile. Come riportato da Tgcom24, il  il vicepresidente vicario di Fratelli d’Italia in Senato, Raffaele Speranzon, ha così commentato gli episodi di “vandalismo elettorale”: “Ancora sfregi e minacce al premier Giorgia Meloni sui suoi manifesti elettorali. Oggi è successo di nuovo a Roma, domani chissà dove. Il punto è che gli antagonisti dei centri sociali non perdono occasione per distinguersi per queste iniziative perché temono ancora una volta il consenso popolare per il capo del governo. Mi auguro che gli autori del vile gesto vengano individuati, ma allo stesso che si riesca a porre fine a questi episodi”.